La tecnologia Thunderbolt, sviluppata da Intel in collaborazione con Apple, nasce con lo scopo di trasferire più velocemente i contenuti multimediali e di semplificare le connessioni tra diversi dispositivi quali personal computer, unità di storage, monitor, videocamere e fotocamere.
La tecnologia Thunderbolt è concepita per supportare contemporaneamente il trasferimento dati insieme ad una connessione ad un display in alta definizione utilizzando un unico cavo; il trasferimento dati avviene su due canali da 10 Gbps sincroni (ovvero in tutte e due le direzioni) pari quindi a 40 Gbps di throughput totale. In futuro è previsto un aumento della larghezza di banda fino a 100 Gbps utilizzando una connessione in fibra ottica.
Apple è la prima azienda che ha utilizzato tecnologia Thunderbolt sui suoi notebook MacBook Pro, altre aziende innovative, quali Aja, Avid, Blackmagic, LaCie, Matrox, Promise, Seagate e Western Digital, hanno adottato questa tecnologia nei loro prodotti. Intel sta sostenendo e collaborando con le aziende del settore IT, entertainment, foto, video e audio per implementare questa tecnologia su una vasta gamma di prodotti tra cui computer, monitor, dispositivi di storage, videocamere, fotocamere e dispositivi audio/video.
La tecnologia Thunderbolt è complementare ad altre tecnologie di trasferimento dati (USB, Firewire, eSATA, ecc..) che comunque continueranno ad esistere; dal grafico di Fig. 1 è possibile fare un confronto della velocità della tecnologia Thunderbolt con le altre tecnologie di I/O attualmente disponibili.
Fig. 1
La tecnologia Thunderbolt utilizza connettori di piccole dimensioni identici ai mini DisplayPort sviluppati da Apple (Fig.2); i cavi sono disponibili in diverse lunghezze fino ad un massimo di tre metri. Thunderbolt è retro-compatibile con le tecnologie precedenti quali: HDMI, DVI, VGA, USB, Firewire e Gigabit Ethernet usando specifici adattatori.
Fig. 2
Un’interessante caratteristica della tecnologia Thunderbolt è di permettere il collegamento in cascata di diversi dispositivi, senza usare hub o switch, semplificando quindi le connessioni. L’attuale standard gestisce fino a sei dispositivi in cascata (Fig. 3) ed è in grado di alimentare gli stessi fino ad un massimo di 10W di potenza.
Fig. 3
La tecnologia Thunderbolt utilizza due protocolli di comunicazione: PCI-Expressper il trasferimento dei dati e DisplayPort per la comunicazione con i display. PCI-Express è il protocollo più flessibile per lo scambio di dati da qualunque tipo di dispositivo, mentre DisplayPort permette di inviare al display un segnale video digitale con risoluzioni HD insieme ad otto canali audio digitali.
La connessione Thunderbolt in un computer porta all'esterno la connessione PCI-Express, e permette di connettere dispositivi come se fossero installati direttamente sui bus della scheda madre del computer. Thunderbolt permette di espandere le potenzialità di un computer con nuovi dispositivi che richiedono un’elevata banda passante.
I cavi Thunderbolt, seppur utilizzano lo stesso connettore mini DisplayPort, non sono identici a questi, infatti i cavi Thunderbolt sono “cavi attivi” ovvero nei connettori si trovano sofisticati chip che controllano il trasferimento dei dati, ne consegue che i connettori Thunderbolt risultano più grandi rispetto ai connettori mini DisplayPort (Fig. 4).
Fig. 4
Nelle figure 5 e 6 è possibile vedere l’elettronica contenuta nei connettori Thunderbolt.
Fig. 5
Fig. 6
Il cavo Thunderbolt è composto da 12 conduttori: 4 coppie singolarmente schermate per il trasporto dei dati e 2 coppie non schermate per fornire l’alimentazione alle periferiche (Fig. 7 e 8).
Fig. 7
Fig. 8
La tecnologia Thunderbolt permette agli operatori del settore video di sfruttare tutta la banda dei formati video HD, anche i più pesanti, per l’elaborazione in tempo reale con bassissime latenze, consentendo quindi un workflow di lavoro più preciso e più veloce con notevole risparmio di tempo. Con una velocità di trasferimento dati pari a 10 Gbps sincroni, i file multimediali di grandi dimensioni vengono acquisiti e trasferiti più velocemente con minori tempi di attesa per poterli visionare ed editare.